zampa

Grazie all’interpellanza del Partito Democratico si è iniziato a fare chiarezza sul tavolo dei giovani, che come dichiara ora l’Assessore alle politiche giovanili, si trasformerà in Consulta dei giovani. Ci vuole il suo tempo però afferma Bececco…bene, questo tempo dovrà essere breve. Partecipazione e democrazia non possono aspettare, specialmente quando si parla di politiche giovanili. Abbiamo il dovere, come classe politica e come amministratori, di dare esempio ai giovani di operatività, equità e capacità di stabilire percorsi trasparenti e istituzionalmente corretti. Non si può continuare a lasciare al caso, alla convocazione a mezzo stampa, alla libera iniziativa, la costituzione di un tavolo che, come quello dei giovani, può avere tanta parte nella crescita e nello sviluppo della città, specialmente quando si parla di proposte di progettualità innovative e disponibilità di fondi in relazione a bandi regionali, nazionali ed europei. Occorre coordinamento e metodo, affinché fin da ora il tavolo sia rappresentativo di tutte le realtà giovanili, dagli oratori ai movimenti giovanili dei partiti, dalle associazioni culturali alle associazioni di categoria, dai giovani imprenditori ai giovani professionisti. Sono lieta zampadi aver sentito in Consiglio comunale le dichiarazioni dell’assessore Bececco riguardo le politiche giovanili messe in campo dall’attuale amministrazione. Ha parlato di potenziamento dell’Informagiovani, del consolidamento del Bibliomediabus, delle attività presso il Cantiere Oberdan, sono lieta, perché queste sono tutte realtà create dalla precedente amministrazione, dall’allora Assessore Battistina Vargiu, valida amministratrice, che colgo oggi l’occasione di ringraziare per il prezioso lavoro svolto. Mi aspetto però qualcosa di nuovo dal Rinnovamento che non solo raccogliere l’eredità dell’amministrazione PD, conclude la consigliera, e quindi, sull’onda della nuova legge regionale sulle politiche giovanili, via con la Consulta, ma in tempi brevi e con modalità e criteri che garantiscano parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina, ponendo così le basi per l’avvio di un processo partecipativo che metta in campo strategie, progettualità ed attività volte alla crescita ed al bene comune. A questo proposito è già stata presentata una mozione che impegna il Sindaco e la sua giunta. Invito lo stesso Tavolo dei giovani che si riunirà il 21 marzo a far propria questa iniziativa, per essere in se stesso garanzia di democrazia.

Di seguito il testo della mozione

Spoleto, 16 marzo 2016
Al Sindaco del Comune di Spoleto
Al Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto

MOZIONE
Oggetto: Politiche giovanili e criteri di costituzione della “Consulta dei giovani”
PREMESSO
che le politiche giovanili costituiscono parte importante delle scelte di ogni amministrazione comunale, e che si condivide, nel merito, ogni sforzo diretto verso la ricerca di politiche partecipate che consentano ai nostri giovani di essere protagonisti dello sviluppo economico e della crescita culturale della Città;

CONSIDERATO

che in data 26 gennaio 2016, con un comunicato stampa, il Comune di Spoleto ha annunciato la nascita del Tavolo dei Giovani, definendolo “un nuovo strumento di coordinamento tra l’Amministrazione ed i giovani della città…..che è, insieme all’Informagiovani, il principale luogo istituzionale da cui partono le azioni di politica giovanile della città ”;

che il Tavolo dei Giovani, come afferma l’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Spoleto, “ha l’obiettivo di condividere al suo interno le azioni di politica giovanile da mettere in campo per i prossimi anni; azioni, eventi, progetti che vengono promossi direttamente dai ragazzi, che scaturiscono dalle loro istanze e dalle loro esigenze, per fare in modo che questi ultimi siano veramente protagonisti”;

che il Tavolo dei giovani, ad oggi, risulta essere non rappresentativo di tutta la società civile giovanile della nostra città, mancando all’appello molte associazioni culturali, movimenti giovanili dei diversi partiti politici e soprattutto rappresentanti dei giovani imprenditori e giovani professionisti (commercianti, esercenti, artigiani, commercialisti, geometri, geologi, architetti, avvocati…);

che in data 15 marzo 2016 l’Assessore alle politiche giovanili si è impegnata a trasformare il tavolo dei giovani in Consulta dei giovani;

VISTO

che con la Deliberazione n. 48 del 19 gennaio 2016 LEGGE REGIONALE – “Norme in materia di politiche giovanili – Ulteriori integrazioni della l.r. 16/02/2010, n. 14, “la Regione Umbria, nel rispetto delle disposizioni europee in materia di politiche giovanili, riconosce i giovani come risorsa essenziale della comunità, riconosce ai giovani autonomi diritti e promuove la centralità delle politiche giovanili come condizione necessaria per l’innovazione, lo sviluppo sostenibile, la crescita umana, sociale, occupazionale, culturale ed economica della regione stessa”;

che l’art. 2 della medesima deliberazione prevede che “la Regione, nell’ambito della propria attività di indirizzo e programmazione, nel rispetto delle disposizioni europee, statali e regionali ed in attuazione dei principi di cui all’articolo 1: a) sostiene la realizzazione di un autonomo percorso di vita, lavorativo e familiare dei giovani e promuove politiche abitative dedicate agli stessi e l’utilizzo agevolato dei servizi pubblici di mobilità; b) sviluppa politiche per i giovani coordinate con comuni singoli o associati, altri organismi pubblici, organismi privati e associazioni interessate alle politiche giovanili, volte a garantire l’accesso all’istruzione, la continuità dei percorsi scolastici e universitari, il successo formativo, la partecipazione alla vita della comunità educativa e la valorizzazione dell’educazione informale e non formale; c) sostiene la creatività dei giovani e le loro produzioni culturali ed artistiche; d) promuove l’implementazione del sistema di certificazione delle competenze e le iniziative dei giovani in particolare nell’ambito del lavoro professionale autonomo, della new economy e della green economy, della filiera artigianale di qualità, della tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale, agricolo e delle produzioni biologiche e a chilometro zero; e) favorisce i percorsi di autonomia dei giovani, al fine di agevolare l’emancipazione delle giovani generazioni, la mobilità e gli scambi internazionali e l’accesso alle opportunità offerte dai programmi comunitari; f) promuove l’impegno civile e politico dei giovani favorendo la cittadinanza attiva, le forme innovative di partecipazione ai processi decisionali, la formazione di associazioni, organizzazioni di volontariato, organismi di rappresentanza giovanile, anche costituiti in rete, gruppi informali e comitati e favorisce i progetti di servizio civile e la creazione di spazi sociali, culturali e artistici; g) favorisce la permanenza e il ritorno dei giovani nel territorio regionale, sostenendo la creazione di opportunità di formazione e di lavoro; h) promuove la creazione di nuovi canali di informazione e comunicazione dedicati ai giovani per agevolare la messa in rete delle conoscenze e delle iniziative di interesse giovanile e garantisce l’accesso a reti e servizi di comunicazione elettronica e ai progetti tecnologici innovativi. i) promuove l’educazione alla legalità e alla non violenza, la partecipazione alle iniziative per la pace e per i diritti umani; I) favorisce il dialogo tra generazioni, culture e religioni diverse, l’integrazione e l’inclusione interculturale dei giovani figli di migranti e contrasta i fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione; m) persegue il raggiungimento delle pari opportunità di genere; n) previene il disagio sociale e promuove l’educazione alla salute.”;

che “ i destinatari degli interventi sono i giovani di età compresa fra i quattordici e i trentacinque anni residenti o aventi dimora nel territorio regionale.”;

che all’art. 24 della stessa legge “viene istituita la Consulta regionale dei giovani al fine di favorire il raccordo tra le rappresentanze giovanili e gli organi istituzionali.”;

che “ La Consulta è composta da un massimo di trentacinque membri che vengono nominati secondo modalità e criteri, che garantiscono parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina.”;

che “nella composizione della Consulta deve comunque essere garantita la presenza di rappresentanti degli oratori, delle associazioni giovanili, degli studenti universitari, degli studenti delle scuole secondarie superiori, dei movimenti giovanili dei partiti politici, dei giovani amministratori comunali, dei giovani imprenditori e dei giovani professionisti.”;

RITENUTO

che la Consulta comunale dei giovani, potrà avere sicuramente una funzione strategica per il presente ed il futuro della nostra città, ma questo avverrà solamente se sarà rappresentativa di tutte le categorie e realtà giovanili e se sarà collegata alle politiche giovanili della Regione, sia per dare respiro più ampio alle progettualità, sia per creare la rete che consenta di accedere ai fondi regionali, nazionali ed europei;

che per questo motivo si ritiene indispensabile che la Consulta dei Giovani del Comune di Spoleto venga costituita con modalità e criteri che garantiscono parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina, al pari della Consulta regionale dei giovani;

che questo risulta essere elemento imprescindibile secondo le regole di democrazia e partecipazione, nonché per il corretto collegamento con le politiche giovanili della Regione;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO, IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL Sindaco di Spoleto E LA SUA GIUNTA

a procedere in tempi brevi a deliberare, per la costituzione di detta Consulta dei giovani, modalità e criteri che garantiscano parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina, ponendo così le basi per l’avvio di un processo partecipativo che metta in campo strategie, progettualità ed attività volte alla crescita ed al bene comune.

La Consigliera comunale Laura Zampa per il gruppo PD