CRISI

CRISI

 

La mozione di sfiducia a firma Bassetti gruppo M5S , Rossi, Zampa, Lisci, Martellini, Capitani, Erbaioli gruppo PD, Dominici, Morelli, Saidi del gruppo misto, doveva essere votata nel Consiglio del 19 dicembre. L’assenza del capogruppo Rossi, dovuta a gravi e certificati motivi di salute, ha indotto i consiglieri proponenti a chiedere un rinvio, mancando alla discussione il capogruppo del maggior gruppo di opposizione. Negato il rinvio dalla maggioranza, l’opposizione è uscita dall’aula. A quel punto il Presidente del Consiglio, contravvenendo all’art. 26-ter del regolamento comunale, senza procedere alla lettura della mozione, senza l’illustrazione prevista da parte dei proponenti, in quanto assenti (prassi senza precedenti), ha posto la mozione in votazione. Contravvenendo poi all’art 52 del TUEL, la votazione non è avvenuta per appello nominale. Vizi di forma che mostrano una ben misera sostanza. Votazione contro la quale il Partito Democratico farà contestazione presso i competenti uffici. Da oggi qualunque mozione dovrà essere votata anche in assenza del suo proponente? Certamente sì. Visto quanto accaduto.

La maggioranza ha negato il rinvio, chiedendo il ritiro della mozione. La motivazione è che sarebbero mancati i tempi tecnici, vero solo se non sarà convocato più alcun Consiglio Comunale da oggi fino al 5 gennaio 2017. Una mozione di sfiducia frutto di una lunga e, pur nelle diversità, condivisa riflessione politica, non si ritira. Scorrettezza politica non accettarne il rinvio. E questo dopo il gesto di responsabilità dei gruppi di opposizione che hanno votato in modo unanime una mozione sulla sicurezza scolastica, dando un fattivo contributo.

La scorrettezza maggiore poi è stata fatta a livello personale quando, sul problema di salute del capogruppo Rossi, i consiglieri di maggioranza hanno reagito in modo scomposto e volgare urlando e facendo eloquenti gesti di incredulità e non solo, senza ritegno alcuno, violando palesemente l’art. 51 comma 2 del regolamento comunale. A questo si aggiunge la maldestra dichiarazione di Dell’Anno che si scusa dicendo che si è uniformata ai comportamenti dell’opposizione. L’opposizione in consiglio mai ha tenuto comportamenti così pesanti e sconvenienti nei confronti dei colleghi. Cosa è la critica politica, anche forte, concessa dall’art.51 comma 1, cosa la lesione della dignità delle persone, che è inammissibile.

Solo la paura, comprensibile visti i risibili numeri con i quali è sostenuto il Sindaco in Consiglio comunale, ha portato la maggioranza a questi comportamenti non ortodossi, sia dal punto di vista politico che personale.

D’altra parte il Sindaco lo ha praticamente chiesto in Consiglio…insomma lasciamogli mangiare in pace il panettone e stappare senza pensieri lo spumante a capodanno!!!

Gruppo consiliare PD Spoleto

Rossi, Zampa, Lisci, Martellini, Capitani, Erbaioli